REVIEWS
Lascimmiapensa
“…In meno di mezz’ora, Laut si piazza senza fatica tra le uscite più interessanti della scena underground tricolore, grazie a una formula chitarra/batteria essenziale, ma potentissima.
indiepercui
“LAUT si scaglia contro le mode imposte, è un grido di convinzione che stupisce e rapisce per espressività consegnata e meritatamente vissuta…”
Radiocoop
“…Sette brani ben costruiti, sempre efficaci, potenti e arrangiati alla perfezione. Ottimo."
The Front Row
“… È l’effetto di un attitudine chitarra e batteria che i due Lady Maciste mettono in scena con la loro semplice voglia, in un progetto che da i suoi frutti e le sue ricette stoner. ”
Musictracks
."Bella prova dei Lady Maciste, che si possono sicuramente collocare in scia ad altri celebri "duo" che fanno generi consimili, ma che sono decisamente in grado di lasciare un proprio segno.”
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“puntano molto in questo ep sull’impatto, sembra quasi vogliano abbattere qualche ostacolo, spingersi oltre lacerando ciò che trovano dinnanzi…”
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“…ci colpiscono, perché non sono il canonico progetto a due dove chitarra e batteria irradiano con il loro potere implosivo quasi come fosse uno sfogo adolescenziale; c’è cura a fianco dei suoni molto elettrici della sei corde e appunto stoner…”
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“I Lady Maciste sembrano provenire dalla California e, infatti, questo loro primo EP potrebbe appartenere ai numerosi album registrati al Rancho De La Luna di Joshua Tree. In conclusione “LAUT” è certamente un buon inizio sul quale la band può porre le fondamenta per le produzioni future.”
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“Laut” dà la sensazione di essere in uno di quei club di metà, fine anni ’80. Quei posti quasi da cliché sgangherati e malconci, vere e proprie bettole, pieni di fumo dove si va per bere birra ed ascoltare buona musica.”
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“Se vi piace il rock uscito dagli States nell’ultimo decennio del secolo scorso (Queen Of The Stone Age, Kyuss, Sleep e primi Nirvana) Laut è assolutamente consigliato.”
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“I Lady Maciste esordiscono con un album convincente sotto tutti i punti di vista e che arriva in un periodo che appare come una nuova primavera per il movimento stoner italico”